“Quando ritenevo di poter inquadrare il disco in un determinato filone (Fusion? Avant-garde? Post-prog? Jazz-rock?), rimesso sul lettore ero punto e a capo: buon segno. La band (Paolo Volpato: chitarre, synth, arrangiamenti, composizioni; Roberto Scala, basso in Ossigeno, synth, elettronica; Luca Vedova, basso; Adrian De Pascale, batteria; Michele Uliana, clarinetto, sax;, Giacomo Li Volsi, piano, con vari ospiti: Alessandro Seravalle, Frank Pilato, Marcello Contu, Alessandro Giglioli) esordisce con un CD composto da otto tracce, di cui sette strumentali, improntate ad un sound chitarristico curato nei minimi dettagli, che tuttavia non appare mai invasivo in quanto ben integrato nell’ensemble.” (Mauro Pini – Music Map)
“Caro Paolo, stai facendo molto bene, insieme a pochi altri, il lavoro di portare avanti quanto Allan Holdsworth ci ha lasciato”
(Umberto Fiorentino)
“L’astrazione, in qualsiasi forma d’arte, costituisce l’impegno più maturo nel quale si coinvolge un artista, per esprimersi nella verità assoluta della sua voce interiore. Molti grandi nomi della storia del jazz hanno veicolato il loro linguaggio attraverso l’astrazione, un chitarrista in particolare l’ha sublimato: ALLAN HOLDSWORTH.
Questa scuola di identificazione, nella verità espressiva astratta, ha coinvolto molti artisti, compreso il sottoscritto, che in questo linguaggio hanno tradotto sia la forma melodica quanto quella armonica.
PAOLO VOLPATO ha assorbito sia il contenuto della mia didattica quanto l’eredità dei grandi, traducendola in modo personale in “Contro”, e sviluppandola come Manifesto del suo agire artistico. In un periodo storico dove la cultura si assoggetta sempre più a schemi di sterile “piacioneria social mediatica” il coraggio di un artista dev’essere premiao con totale stima ed incoraggiamento. BRAVO PAOLO !!!! (Alex Stornello)
“PAOLO VOLPATO GROUP debuts with a CD consisting of eight tracks, seven of which instrumental, based on a guitar sound with attention to the smallest details, which however never appears invasive as it is well integrated into the ensemble. Fusion? Avant-Garde? Post-prog? Jazz-rock? Everyone can find his best answer” (Mauro Pini – Music Map)
“Dear Paolo, you are doing very well, together with a few others, the work of carrying on what Allan Holdsworth has left us”
(Umberto Fiorentino)
Many great names in the history of jazz have conveyed their language through abstraction, one guitarist in particular has sublimated it: ALLAN HOLDSWORTH.
PAOLO VOLPATO has absorbed both the content of my teaching and the legacy of the greats, translating it personally into “Contro”, and developing it as a Manifesto of his artistic action. (Alex Stornello)